Per gratitudine verso la nobile Casa Ciccolini, che aveva aiutato la fabbrica del Tempio, fu accolta la richiesta di una cappella da edificarsi ed onorarsi a proprie spese. Avutala nel 1567, fu terminata nel 1594; la pala dell’altare però porta la data del 1600 ed è firmata da Giuseppe Bastiani, detto Giseppino da Macerata, autore di tutto il complesso pittorico della cappella.
Rappresenta S.Francesco orante sotto la gloria della vergine Incoronata. La testa del santo, grave e pensosa, è penetrata di alto misticismo; le mani allargate implorano un raggio della luce suprema che si irradia al di sopra, tra il guizzo dei serafini e la melodia di strumenti celestiali. A sinistra un affresco narra la gloria della Natività. In alto è una festa di bimbi alati che tripudiano, recando la legenda “Gloria in excelsis Deo”. In basso la pia Madre si curva adorante sul neonato Messia, inondata dalla sua luce, con i pastori che guardano attoniti. (Oggi recenti restauri hanno eliminato le sovrapposizioni più recenti)
A destra: la circoncisione di Gesù. Il colonnato che sfugge verso il centro dà profondità prospettica, mentre la pendula lampada arricchisce la scena di misticismo.
In alto a sinistra, la Strage degli Innocenti; in centro Angeli adoranti lo Spirito Santo; a destra S. Giuseppe svegliato dall’Angelo, e la fuga in Egitto.
Nel fondo l’Annunciazione, spartita in due mezze lunette divisa dalla finestra.